sabato 1 settembre 2007

Stephan Balkenol


La mostra di questo artista al PAC di Milano lascia il segno .. in un modo o nell'altro lo lascia.
A parte la maestria tecnica nell'arte dell'intaglio del legno, è da ammirare la produzione ed il percorso nel complesso.

Stephan mi appare attraverso le sue opere come una persona non molto ottimista, un po' troppo legato alla visione decadente del mondo.
Seppur è vero che il mondo e gli uomini non lascino trasparire molta allegria e non facciano vedere grandi prospettive nel futuro, chiusi in sé stessi, depressi, soli, non credo che il messaggio sia ricco di innovazione.
C'è da dire che anche lui stesso ha elaborato molte sculture ironiche (Piccolo re, 1998 - Uomo elefante, 2003 ..), molto belle, quasi divertenti a mio vedere ..
Il suo messaggio è duro, forse per questo mi ha colpito. Crudo, grezzo, senza vie di mezzo. Inoltre non appare propositivo, si limita all'osservazione dei fatti.
Le sue figure sono volutamente distratte, pensano ai fatti loro, non ti guardano e sembrano non guardare nulla.
Sicuramente appariscente l'opera intitolata "Icaro" del 2006, il relitto dell'anima, uomo caduto per terra con tutti i suoi sogni e morto definitivamente. Conoscendo il mito del dio Mercurio, si sa a quale metafora l'artista fa palese riferimento : osare in modo avventato, sfrenato e presuntuoso (avvicinarsi al sole con le ali di cera) ci riporta per terra in un batter d'occhio.
Attento uomo contemporaneo alla strada che percorri.

Grazie del tuo lavoro Stephan, ma creaimo riflessione positiva non osservazione negativa. E poi non esiste solo questo lato della medaglia, suvvia.
Con affetto.
Davide

1 commento:

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good