sabato 17 gennaio 2009

Tv Popolare step 2

bene .. rieccoci ...abbiamo effettuato un incontro con un'associazione importante sul digitale terrestre ed in defintiva come vi accennavo la possibilità di trasmettere esiste. Ci sono canali digitali locali che possiamo andare ad occupare con varie tipologie di accordo.
Ovviamente ci sono dei costi annuali che si devono sopportare .. non sono alti, ma sono costi importanti (per la lombardia andiamo dagli 80K ai 120K).
Con il modello del gruppo di acquisto tramite tv popolare (che è un aggregato di associazioni) la copertura economica per la diffusione si puo' raggiungere con poco sforzo per ognuno. Ovvero se sono coinvolte 50 associazioni e tutte mettono più o meno 2,5K a testa, abbiamo coperto il costo per l'emissione di un anno in lombardia.
Esaurito l'argomento sul fatto che esiste realmente e legalmente la possibilità di trasmettere adesso dobbiamo concentrarci sulla capacità produttiva. Ovvero verificare quanti minuti originali vengono prodotti ogni settimana. Solo questo ci puo' consentire di intraprendere il rischio dell'emissione.
Poi ..ho chiesto alle attuali associazioni fondatrici di stanziare un fondo minimo per la copertura delle spese per lo studio di fattibilità, per il modello economico ed operativo nonchè per la creazione del modello di accordo con le antenne per la diffusione. Ci vuole qualcuno che lavori quotidianamente sul progetto, altrimenti non si riesce a portare avanti. Inoltre questa richiesta equivale ad un impegno serio nei confronti del progetto e di chi ci sta mettendo anche del lavoro volontario .. altrimenti è inutile procedere.
Delle associazioni fondatrici, al momento solo una, la Comunità (che fa capo al movimento umanista), si è data disponibile formalmente per proseguire secondo questa logica. Spero che le altre aderiranno entro prossima settimana.
Se questo non si dovesse verificare, sinceramente non saprei a che santi appellarmi se non direttamente al sostegno popolare, bypassando quindi le associazioni. Ma se le associazioni non si prendono questo impegno, sinceramente credo ci sia una falla nel sistema ipotizzato che si basa sulla logica che le associazioni hanno identificato come bisogno primario quello di comunicare attraverso la tv (cosa che oggi gli è negata), altrimenti le loro azioni ed i loro progetti sono destinati ad andare alla velocità di una lumaca.
Come Asimov ipotizza nel ciclo delle fondazioni, essendo la storia ciclica, gli anni buoi possono essere 30.000 oppure "solo" 100 .. dipende dalla capacità degli uomini di saper manovrare ed impegnarsi per ottenere prima e con efficienza il risultato finale .. nel nostro caso, ridare alla tv una funzione di reale servizio per il cittadino e non uno strumento soggiogato dai giochi di potere, politico e commerciale.
Internet da solo, potrebbe cambiare questo schema ma attualmente si rivolge alla minoranza della popolazione mondiale, sia per motivi di età, che culturali generazionali, che per presenza sul territorio, che per linguaggio, che per tanto altro ancora .. ci vorranno decadi perchè raggiunga e sia disponibile alla maggior parte della popolazione mondiale.
E poi non è solo il mezzo, è una mentalità da cambiare .. la capacità dei nuovi soggetti di aggregarsi in un entità unica unica con un fine univoco, di dialogare tra loro, la capacità di esprimere con un linguaggio attuale le loro convinzioni e necessità; questo determinerà la riuscita o meno dell'operazione.
noi abbiamo bisogno di una tv per parlare alle persone .. almeno ancora per un po' ..
Se non ci sono queste convinzioni da parte delle entità sociali innovatrici, nulla credo si possa fare .. perchè se anche le persone da sole (individui) comprendessero l'esigenza e sostenessero l'iniziativa, non esisterebbe il contenuto giusto da veicolare, prodotto cioè dalle forze innovatrici .. è fondamentale il sostegno del singolo individuo, ma devono essere per forza gruppi, già esistenti che stimolano questo processo.
Questa è la mia visione.
Altri contributi ?:-)
Davide