sabato 30 giugno 2007

Tra 10 anni il concetto di "sito web" sarà obsoleto

Mhm intervista Davide Scalisi (Arya Interactive Media) sui siti web del futuro.
tratto e pubblicato da Markglobe
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Ci sono delle scadenze durante l’anno che hanno un valore rassicurante per tutti quanti noi.

All’inizio di ogni anno – per esempio - abbiamo l’appuntamento fisso con gli oroscopi che gettano un fascio di luce e di speranza sui mesi a venire. Da parte nostra non abbiamo voluto sottrarci al gioco ed abbiamo quindi deciso di lanciarci nelle previsioni su come potrebbero essere i siti Internet progettati tra dieci anni.

Cosa saranno in grado di fare? Che aspetto avranno? Quali tecnologie integreranno? Le domande che si possono fare sono potenzialmente infinite. Ad alcune di queste proveranno a rispondere in questo e nei prossimi numeri gli esperti che MHM ha intervistato.

Al primo giro di domande risponde Davide Scalisi, ricercatore e Presidente di Arya Interactive Media, agenzia milanese specializzata nello sviluppo di prodotti e servizi di comunicazione interattiva (http://www.inarya.com/)

1) Il tema dell’usabilità è stato il tema centrale intorno al quale si è concentrata l'attenzione dei professionisti del Web negli ultimi sei anni.
Oggi il termine di web usability è sulla bocca di tutti. A volte si ha persino l'impressione che sia abusato o comunque inflazionato. Nel frattempo un nuovo concetto sta prendendo piede e promette di far parlare molto di sé. La nuova sfida è rappresentata dalla web accessibility, l’accessibilità di internet per i disabili. Come si pone Arya di fronte a questa nuova sensibilità nella fase di progettazione di un sito?


Prima della diffusione di una sensibilità all'argomento dell'usabilità, solo le grandissime software house realizzavano studi di questo tipo per migliorare l' "immediatezza di utilizzo" da parte dell'utente. Questo perchè si tratta di ricerche molto costose ma anche, e soprattutto, perchè gli operatori del settore dovevano prima crearsi una sensibilità sul valore eccezionale di questa parola.
Ancora oggi la maggior parte del web e delle applicazioni software non sono sufficientemente usabili. Non ritengo quindi purtroppo che si stia facendo ancora abbastanza in questo senso.

La sfida si è allargata all'accessibilità più in generale, anche se gli "storici" del settore sanno bene che questo argomento ha sempre rappresentato all'interno della produzione, un punto cardine. Ovviamente i budget ridimensionati, posteriori alla bolla speculativa della new-economy, hanno frenato queste attenzioni progettuali, creative e produttive.Da quando esiste la rete, si è sempre fatta molta attenzione a non impedire l'accesso ad utenti cosiddetti "disabili". Con questa parola, non si intendono solo utenti con menomazioni fisiche (quali ad es. capacità visive ridotte) ma la disabilità è intesa come riduzione delle capacità di accesso alle risorse della rete (non possedere ad es. accesso attraverso banda larga).L'usabilità stessa è quindi un parametro di valutazione per l'accessibilità. Non sono temi distinti.ARYA sperimenta ogni giorno nuove possibilità per rendere sempre più accessibili i propri prodotti, siano essi DVD multimediali o siti web. Purtroppo i clienti non sempre accettano di approfondire con la dovuta attenzione, soprattutto in fase progettuale, queste tematiche.Noi cerchiamo di coniugare il massimo della tecnologia presente sul mercato (prodotti ad alta emotività e usabilità) con la possibilità costante di poter accedere direttamente alle informazioni anche in formato solo testo.Solo questo garantisce la massima resa in termini di accessibilità non trascurando l'emotività di un'animazione piuttosto che la bellezza di poter usufruire di un video alta qualità se un utente posside la banda larga.Questa scelta è anche etica; una forma di responsabilità sociale. Le informazioni ed i servizi accessibili da chiunque, indipendentemente dalla propria condizione sociale e fisica.Non per nulla, il governo ha emanato recentemente delle disposizioni in modo che almeno i servizi pubblici in rete siano accessibili da chiunque senza alcuna discriminazione. Mi auguro che ogni impresa utilizzi le proprie risorse anche in questa direzione.

2) Da quando è nata, Arya punta non solo sulla creatività, ma anche sullo sviluppo e l’innovazione tecnologica. Oggi un sito Internet è capace di rendere servizi impensabili solo pochi anni fa. Quali sono secondo voi i filoni di ricerca più promettenti per il futuro? E' possibile avere oggi qualche anticipazione su come potrebbero essere i siti che visiteremo fra dieci anni?...


Viste le evoluzioni della scienza e della cultura informatica, tra 10 anni il concetto di sito web credo sarà quasi obsoleto.La convergenza mediatica e gli stili di vita nel mondo industrializzato saranno già molto differenti. La tecnologia sarà nelle case di tutti qui in Italia; il cambio generazionale, gli studi e le ricerche, daranno dei risultati oggi inimmaginabili.
Quello di cui sono certo è che nell' "era dell'accesso" le informazioni saranno accessibili da media ora non ancora integrati : web, videotelefoni palmari, tv interattive ovunque, radio, carta digitale, eventi sul territorio, veicoleranno le stesse informazioni con modalità diverse.La rete rimarrà il centro di accesso ovviamente, ma forse neanche il modo di navigare sarà più lo stesso.
Il prossimo passo è quello dell'immersività; con il procedere della potenza dei computer, saranno possibili nel medio termine sistemi operativi utilizzabili con gli occhiali 3D ed i guanti. Queste innovazioni rivoluzioneranno inevitabilmente il settore e tutti i suoi prodotti.La rete ed i siti, saranno quello che l'uomo deciderà di farne.La tecnologia è uno strumento : starà alla creatività e alla sensibilità umana saperla usare correttamente. Le direzioni saranno quelle già delineate oggi: attraverso la rete si svolgerà buona parte delle azioni umane, sociali e commerciali (commercio, comunicazione, conoscenza).

Ma senza una vera rivoluzione culturale trasversale che nasca dalla base, dall'educazione nelle scuole per preparare l'uomo a questa nuova era, è possibile che questi strumenti dominino le menti e non le aiutino a saziare la sete di conoscenza che ogni persona dovrebbe avere. Solo questo consentirà il vero progresso.ARYA, e tutte le persone che lavorano con noi, nella sua quotidianità a contatto costante con questi argomenti, cerca di offrire il proprio contributo attraverso il dialogo e la ricerca.

Il mio blog

Ciao, questo blog nasce con l'intenzione di raccogliere un po' di materiale su di me .. mi piacerebbe scrivere scrivere, ma purtroppo il tempo è sempre tiranno.

Desidero solo condividere (almeno per ora) alcuni passaggi importanti che possano offrire a chiunque ne abbia interesse la mia visione. Non tanto per dire la mia, ma perchè credo che dalla discussione nasca la vera innovazione. Ed è di innovazione, nel senso più ampio del termine, che gli uomini e le donne del mondo hanno bisogno.

La tecnologia per me è qualcosa che può aiutare questo processo evolutivo, ma l'utilizzo deve essere fatto con coscienza, altrimenti tutto è perduto.
Così come per la televisione e per qualsiasi strumento di comunicazione e interazione.

Per il momento è tutto. Benvenuto Blog :-)