
Perché ? “Perché” è una raccolta di pensieri .. molte volte mi accade di domandarmi .. perché?
Perché imbattersi in un’impresa che si ritiene quasi impossibile ?
Ovvero, perché la mucca non fa bhééé ..
Quando decisi di imbattermi in questa impresa, non immaginavo minimamente a cosa andassi incontro … sapevo solo che si poteva tentare, ed ho voluto con tutto me stesso offrirmi questa opportunità. L’opportunità di creare qualcosa di mio, uno spazio in cui muovermi e creare. Creare ed imparare, essere utile.
Ho sempre avuto la tendenza all’ideale. Grande difetto, bellissimo pregio.
Devo dire che dopo quasi dieci anni di cammino su questo terreno, vivo nel terrore e nel coraggio di affrontarlo.
Per una persona non è semplice mettersi in discussione, esporsi. Ma in fondo mi sono chiesto cosa avevo veramente da perdere .. un bello stipendio, ma soprattutto la tranquillità di vivere i miei vent’anni. Non me lo sono concesso, almeno per il momento. Non perché avessi grande coraggio, ma perché non sopportavo l’idea di non poter attuare l’autodeterminazione. Anche.
Avevo la convinzione di poter fare meglio, dare di più. Tutt’oggi vivo con questa sensazione costante. Desiderio di arrivare a qualcosa che non si conosce, che ti viene da dentro. Desiderio di liberarsi e liberare.
E tutt’oggi vivo inquieto. Così come avrei vissuto cercando di placarmi, forse peggio.
E tutt’oggi sento la bellezza di una conquista, seppur piccola. Così come soffro per un’occasione sprecata. Occasione di migliorarsi.
Non tutte le domande quindi, devono trovare risposta.
Mezzanotte, giovedì 25 ottobre 2007
Perché imbattersi in un’impresa che si ritiene quasi impossibile ?
Ovvero, perché la mucca non fa bhééé ..
Quando decisi di imbattermi in questa impresa, non immaginavo minimamente a cosa andassi incontro … sapevo solo che si poteva tentare, ed ho voluto con tutto me stesso offrirmi questa opportunità. L’opportunità di creare qualcosa di mio, uno spazio in cui muovermi e creare. Creare ed imparare, essere utile.
Ho sempre avuto la tendenza all’ideale. Grande difetto, bellissimo pregio.
Devo dire che dopo quasi dieci anni di cammino su questo terreno, vivo nel terrore e nel coraggio di affrontarlo.
Per una persona non è semplice mettersi in discussione, esporsi. Ma in fondo mi sono chiesto cosa avevo veramente da perdere .. un bello stipendio, ma soprattutto la tranquillità di vivere i miei vent’anni. Non me lo sono concesso, almeno per il momento. Non perché avessi grande coraggio, ma perché non sopportavo l’idea di non poter attuare l’autodeterminazione. Anche.
Avevo la convinzione di poter fare meglio, dare di più. Tutt’oggi vivo con questa sensazione costante. Desiderio di arrivare a qualcosa che non si conosce, che ti viene da dentro. Desiderio di liberarsi e liberare.
E tutt’oggi vivo inquieto. Così come avrei vissuto cercando di placarmi, forse peggio.
E tutt’oggi sento la bellezza di una conquista, seppur piccola. Così come soffro per un’occasione sprecata. Occasione di migliorarsi.
Non tutte le domande quindi, devono trovare risposta.
Mezzanotte, giovedì 25 ottobre 2007