martedì 8 febbraio 2011

Il giovane sindaco e Condorcet

Come molti non sapranno, il movimento 5 stelle ha candidato un ragazzo di 20 anni come sindaco di Milano.
Io ho avuto il piacere e la curiosità di seguire da vicino questo breve percorso, che infine reputo un buono spunto su cui riflettere.
Non entro nel merito delle candidature, ma del metodo e del suo risultato.

Il metodo di votazione utilizzato è quello di Condorcet: su una schiera di 9 candidati bisogna scegliere in ordine di preferenza.

La tesi di questo metodo è semplice ... non sempre la maggioranza è la piu' rappresentativa.

Esempio : 100 votanti e 10 candidati; il candidato 1 vince con il 40% dei voti (tramite voto unico, ovvero esprimendo una sola preferenza).
Con il metodo delle preferenze in ordine si sarebbe potuto verificare che in realtà il candidato 2 è stato votato come seconda preferenza dal 90% dei votanti e che il candidato 1 è stato votato sì come primo dal 40% ma come ultimo dall'altro 60% .
Il più rappresentativo ? evidentemente il candidato 2.

Ed è secondo questo metodo che è stato candidato un giovanissimo come sindaco di Milano.
Il caso poi ha voluto che il giovane avesse solo uno o due voti di un altro candidato, un po' piu' maturo, che avrebbe consentito magari molta piu' apparente credibilità.

Ma non è andata così.
Il profondo desiderio dei votanti di vedere veramente un cambiamento, si è spinta tanto in la' da preferire come seconda scelta nella maggior parte dei casi, il piu' giovane.

La votazione forse non era totalmente consapevole, perchè nonostante i votanti siano stati informati del metodo, io credo che la nostra mente sia abituata a dare molta piu' importanza al voto in cima alla lista, non al secondo o al terzo.
Quindi diciamo che l'irrazionale è passato inosservato, ed ha vinto.

Ma io credo profondamente che questa scelta non proprio voluta, sia poi anche la migliore rappresentazione del movimento.

Milano, l'Italia, il mondo ha bisogno di un nuovo approccio.
Non credo che Mattia sia in grado di essere perfetto, di non sbagliare mai, ma sono certo che un libero cittadino, motivato, curioso, di buon senso, oggi è l'opzione piu' valida a cui possiamo aspirare tra i candidati attuali. Anche perchè, non meno importante, l'interpretazione piu' estrema del movimento è che ogni rappresentante nell'amministrazione pubblica è una terminazione di un sistema decisionale molto piu' ampio, governato con la rete e la partecipazione. Insomma non solo un sindaco, non solo una squadra di consiglieri, ma una coscienza collettiva.

Buon lavoro Mattia.